sabato, ottobre 13, 2007

L'Appuntamento, ovvero il "15" e l'astronave

Il rumore di un motore nel silenzio caldo e luminoso d'agosto.
Un altro tornante con il Fiat "15" che sbuffa come un bue, e il sole! Un caldo terribile senza pietà.
Ogni curva innestando la prima e sudando sullo sterzo duro.

Un grosso uccello bianco sporco.

Il radiatore fuma e Sandro è stanco, lentamente porta il 15 fuori strada nel prato che si è aperto verso valle, e frena fermandosi ondeggiando nelle buche e fra i fiori.
Il motore si spegne con un ticchettio crocchiante.
Apre lo sportello fra cigolii che si perdono nel silenzio profondo che circonda ora la strada, e salta giù.

Nel cielo blu scuro di un giorno caldo, plana lentamente e goffamente verso il fianco della montagna cercando una radura per posarsi come un grosso uccello cerca il nido sulla scogliera.

L'ingresso in atmosfera è stato critico, tutto è caldo e scricchiolante, prima si scende meglio è.
Il cockpit è il festival degli allarmi di malfunzionamento, l'allarme acustico pulsa nelle orecchie, ma in fondo non và così male, è una bella giornata di sole.
Fra le montagne cercando un posto per posare il carrello, lasciando una sottile scia grigia, come un tratto di pastello nel cielo.

Sandro si rilassa e si siede all'ombra del cassone nell'erba, chiude gli occhi per riaprirli subito, un sibilo dolce nell'aria.
Cazzo... Il radiatore! e si alza malvolentieri per controllare.

Ormai sono basso e lento, ma ho trovato un posto per scendere, il carrello esce vibrando mentre viro stretto e cambio assetto. Ormai è fatta, c'è qualcuno a terra e un veicolo ma non ho scelta devo posare questo rottame e posarlo subito!

Non è il radiatore, che diavolo sarà? ha la risposta voltandosi e rimanendo a bocca aperta guardando quell'affare bianco sporco che scende verso di lui fumando e ronzando.

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