martedì, dicembre 20, 2011

Expialidocious (Disney Remix)

Ricordi

A volte servono luoghi dove i tuoi ricordi non siano mai passati. 
Ma invecchiando diventa sempre più difficile trovarli.
 

venerdì, dicembre 16, 2011

"The essence of the independent mind lies not in what it thinks, but in how it thinks."

Christopher Hitchens

(13 Aprile 1949 - 15 Dicembre 2011)

"Ciò che può essere affermato senza prove può essere respinto senza prove"
"L'essenza della mente indipendente non sta in quello che pensa, ma nel modo in cui pensa."

lunedì, dicembre 05, 2011

C = 299.792 Km/s

Un progetto interessante, un film di fantascienza autoprodotto e realizzato usando tecnologie analogiche, niente CGI ma effetti speciali tradizionali.

http://www.c-themovie.com/


giovedì, dicembre 01, 2011

Avvertenza

Severamente sconsigliata la lettura delle poesie del Sig.W. H. Auden quando si è di umor malinconico...

domenica, novembre 27, 2011

I Filosofi in Cucina

Sembra saporito.

Mi piace il Signor Onfray. Vi saprò dire a fine pasto.


"Ben altrimenti mi interessa un problema dal quale dipende la salvezza dell'umanità molto più che da qualche curiosità da teologi: il problema dell'alimentazione."

Friedrich Nietzsche, Ecce Homo

giovedì, settembre 29, 2011

Sulla legge ammazza blog

Riprendo da valigiablu.it



Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.

Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.

Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

Qui l'articolo completo

giovedì, maggio 26, 2011

Cari compagni d'incredulità. Di Christopher Hitchens

Cari compagni d'incredulità,
nulla mi avrebbe trattenuto dall'unirmi a voi se non la perdita della mia voce (almeno della mia voce parlante) che a sua volta è dovuta ad una lunga discussione che sto correntemente avendo con lo spettro della morte. Nessuno vince mai questa discussione, sebbene vi siano alcuni solidi argomenti da sollevare mentre la discussione va avanti. Ho scoperto, mentre il nemico diventa più familiare, che tutte le speciali suppliche per la salvezza, redenzione e liberazione sovrannaturale mi sembrano ancora più vuote e artefatte di quanto non fossero prima. Spero di difendere e tramandare questa lezione per molti anni ancora, ma per ora trovo che la mia fiducia sia meglio riposta in due cose: le capacità e le norme della scienza medica avanzata, e il cameratismo di innumerevoli amici e famigliari, tutti immuni alle false consolazioni della religione. Sono queste forze, tra altre, che affretteranno il giorno in cui l'umanità si emanciperà dagli ostacoli di origine mentale del servilismo e della superstizione. È la nostra innata solidarietà, e non il dispotismo del cielo, la fonte della nostra morale e del nostro senso del decoro.
Questo essenziale senso del decoro è oltraggiato ogni giorno. Il nostro nemico teocratico è in piena vista. Di aspetto proteiforme, si estende dall'aperta minaccia di mullah con armi nucleari alle insidiose campagne per avere della pseudo-scienza istupidente insegnata nelle scuole americane. Ma nei recenti anni passati, ci sono stati confortanti segni di una genuina e spontanea resistenza a questo funesto nonsenso: una resistenza che ripudia il diritto dei bulli e dei tiranni ad avanzare l'assurda affermazione di avere dio dalla loro parte. Aver avuto una piccola parte in questa resistenza è stato il più grande onore della mia vita: il modello e l'originale di tutte le dittature è la resa della ragione all'assolutismo e l'abbandono della ricerca critica e oggettiva. Il nome dozzinale di questa illusione letale è religione, e dobbiamo imparare nuovi modi di combatterla nella sfera pubblica, così come abbiamo imparato a liberarcene noi stessi in privato.
Le nostre armi sono la mente ironica contro il letterale; la mente aperta contro il credulo; la coraggiosa ricerca della verità contro il pavido e le forze abiette che imporrebbero limiti all'indagine (e che stupidamente affermano che abbiamo già tutta la verità di cui abbiamo bisogno). Forse sopra ogni cosa, asseriamo la vita sopra i culti della morte e del sacrificio umano, e abbiamo paura, non dell'inevitabile morte, ma piuttosto di una vita umana che sia intralciata e distorta dalla patetica necessità di offrire irragionevoli adulazioni, o la abominevole credenza che le leggi della natura rispondano ad ululati e incantesimi.
In quanto eredi di una rivoluzione secolare, gli atei americani hanno una speciale responsabilità di difendere e sostenere la Costituzione che vigila sul confine tra Chiesa e Stato. Anche questo è un onore e un privilegio. Credetemi quando vi dico che sono presente tra voi, anche se non corporalmente (e solo metaforicamente in spirito...). Impegnatevi a costruire il muro di separazione di Jefferson. E non mantenete la fede.
Sinceramente,
Christopher Hitchens

Fonti:
Christopher Hitchens, «
Message to American Atheists», RichardDawkins.net, 22 aprile 2011.


Traduzione Il Censore

Messaggio di Christopher Hitchens agli atei statunitensi