domenica, marzo 31, 2013

La società chiusa e le mie ideee confuse.

Anni fà, ero un ragazzo con l'esame di maturità vicino, era il 1978, trovai nel magazzino di un'allestitore i due tomi della Società Aperta e i suoi nemici di Karl Popper.
Alcune letture in gioventù sono formative e fondamentali, rappresentano un passaggio e i giorni passati a leggere e cercare di capire le parole del sig. Karl, mi sono ancora presenti.
Sei giovane e la tua mente è una spugna il tuo ingegno pronto, la tua ingenuità pulita...
Trovai un fratello, qualcuno che scriveva con chiarezza e semplicità qualcosa che mi era vicino e una prima spiegazione a domande che avevo.
Hai diciotto anni e l'universo ti ruota attorno complesso e magnifico e tu vuoi capirlo.
Non c'erano ideologie e misteri, ma logica e chiarezza.  Squallido? Sono un meccanico e la chiarezza è un pregio, il mondo, la società degli uomini, le macchine, le idee, si costruiscono con cura e senza fretta, correggendo gli inevitabili errori.
Le ideologie, le grandi religioni hanno tutte il terribile difetto di essere autoreferenziali, omnicomprensive ma settarie. Costruiscono una realtà, negando la realtà.
Si spiega e si costruisce la società e il mondo con il proprio costrutto che tutto comprende e conforma.
Come dire citando: È la realtà, spesso, ad essere inesatta.

 
Questo pianeta non perdona chi si nasconde nella tribù, chi cerca una semplicità che non esiste, risposte chiare e semplici.
Oppure chi confonde le sue usanze e credenze con la realtà del pianeta, mentre sono solo una sottile vernice che ci nasconde la realtà pratica dei fatti. Non è impossibile fuggire dall'illusione, qualcuno, qualche società vi è riuscita, reagendo alle contingenze con criterio logico e durezza a volte.
Ma comprendo, è tanto più grande di noi, bisogna disperatamente non guardarlo.

A me piace la complessità, l'immanenza, la mia stessa transitorietà, ma a quanti piace?
So che non esiste il taumaturgo, il capo che tutto ripara e provvede, se vuoi una cosa fattela... o comprala da uno serio. (Evitare televendite e siti web poco affidabili)

Oggi ho cinquantadue anni e l'universo è sempre complesso e magnifico e vivo in un luogo di cui amo i dolci laghi, le montagne rudi e selvatiche, le città caotiche e strane, dove la terra ricca e grassa nasconde la storia, radici e tesori.

Beh, ora vado a prendemi un pezzo di cioccolata... buonanotte e buona fortuna.

Dimenticavo, la risposta è: 42.

P.S. E forse so anche la domanda, ma non ditelo in giro.




mercoledì, marzo 13, 2013

Massime capitali

la vita e i pagamenti sono per loro natura bizzarri e irrazionali.

Frasi celebri da me compilate


Frasi celebri da me compilate:

Una tribù funziona se si è in cinquanta, quando si è in cinquanta milioni bisogna attrezzarsi differentemente.

 La Guida Galattica è infallibile. È la realtà, spesso, ad essere inesatta (D. Adams)
Non è mia ma mi piace un sacco, quindi non rompete..


sabato, febbraio 16, 2013

Un mondo di cospiratori


"Non sopporto le autobiografe delle star. Se una star avesse presenziato alla Crocifssione  e questo nel caso di Shirley McLaine è più di una possibilità, vista la frequenza con cui la signora si reincarna la prima notizia che vi passerebbe era cosa si era messa, e chi le aveva fatto i capelli». I pezzi migliori del Richler pubblicista cominciano tutti come questa feroce recensione di «Al di là delle nuvole». Il che spiega come mai i suoi bersagli d'elezione colleghi mediocri e mostri sacri, profeti della New Age, canadesi francofoni temessero come la peste, e spesso stigmatizzassero indignati, articoli e rubriche dello scrittore."

«Un mondo di cospiratori» di Mordecai Richler è apparso per la prima volta su «Playboy» nel 1975.

Purtroppo l'articolo non è più disponibile in rete, a suo tempo era leggibile sul sito dll'adelphi, che ora vende l'edizione in stampa.

Con lo spirito caustico che lo contraddistingueva Mordecai delinea un profilo del complottista, citando interviste da lui fatte e la sua personale feroce opinione.